“La ginnastica dolce è pensata per il benessere fisico e psichico della persona. Invecchiare è una cattiva abitudine che un uomo molto occupato non ha tempo di prendere.” Andrè Maurois
Ginnastica Dolce per la Terza Età

La terza età è una fase molto particolare, perché evolve in maniera estremamente soggettiva. Sappiamo tutti che il processo di invecchiamento è irreversibile, ma ciò non toglie che possa decorrere più o meno celermente in base a vari fattori.
La prima regola per “invecchiare bene” è, già da adulti, investire tempo ed energie nella cura personale, del corpo e della mente. Fortunatamente, anche per i più “vissuti” è possibile intervenire tardivamente sul processo di invecchiamento migliorandolo.
La ginnastica è raccomandata nella terza età poiché porta un gran benessere al corpo e alla mente.
L’attività fisica ha la facoltà di stimolare il nostro cervello nella produzione di endorfine. Le endorfine sono sostanze che ci aiutano ad aumentare il nostro benessere mentale e la nostra autostima diminuendo stress e ansia.
L’attività fisica agire sullo stile di vita degli anziani, migliorandone la condizione fisica e mentale, e la qualità legata all’aspettativa di vita.
Cosa avviene nel processo di invecchiamento?

Prima di approfondire in che modo correggere le abitudini della terza età, cerchiamo di capire meglio in cosa consiste il processo di invecchiamento.
Il processo di invecchiamento è un declino fisiologico corporeo e mentale che inizia già nella prima età adulta.
Il processo di invecchiamento può procedere in maniera differente tra i tessuti, gli organi e le funzioni in ciascuna persona e tra i fattori bisogna considerare:
- l’età attuale
- condizione fisica pregressa
- stile di vita pregresso
Attività fisica per gli anziani: quanto è importante?

L’attività fisica come la ginnastica dolce nella terza età può essere considerato come un fattore di prevenzione della vecchiaia e come fattore di miglioramento delle condizioni psico fisiche di ciascuna persona.
Tra le principali cause di un invecchiamento troppo celere possiamo indicare:
- La scarsità di movimento. Il tessuto muscolare dell’anziano ha bisogno di un maggior apporto di proteine al fine di mantenere lo stato di salute e preservare la funzionalità fisica. Questa mancanza di proteine peggiora la densità ossea, la respirazione e la circolazione sanguigna. La ricerca dimostra che gli anziani più attivi sono anche mentalmente più lucidi e autosufficienti;
Gli esercizi di ginnastica dolce
La ginnastica dolce è un’attività motoria che sollecita il corpo in modo delicato e naturale, un aspetto chiave per la terza età: così facendo, infatti, si riduce il rischio di provare dolore, incorrere in fastidi o infortuni.
La ginnastica dolce prevede una serie di movimenti lenti, graduali e armonici che allenano la persona senza caricare eccessivamente muscoli e articolazioni.
Gli esercizi previsti nella ginnastica dolce possono coinvolgere tutto il corpo:
- gambe
- braccia
- testa
- spalle
- schiena
- bacino
Nel complesso, l’attività fisica per gli anziani deve impegnare sia il metabolismo aerobico sia l’espressione di forza, mantenendo il trofismo muscolare.
I benefici della ginnastica dolce per gli anziani
La ginnastica per la terza età stimola la circolazione, mantiene l’elasticità dei tessuti e incrementa il tono muscolare, contribuendo così a migliorare la forma fisica, la mobilità e il coordinamento.
Per quanto riguarda i benefici, questa pratica permette di:
- incrementare la stabilità dell’anziano, riducendo il rischio di cadute e di incidenti domestici;
- rafforzare il sistema immunitario;
- migliorare la funzionalità di organi e apparati, come quello respiratorio, cardiocircolatorio e urinario;
- ridurre la pressione sanguigna;
- correggere eventuali posture scorrette, spesso responsabili di dolori e malesseri;
- rallentare la progressione di alcune malattie a carico di metabolismo, ossa e sistema cardiovascolare;
- diminuire lo stress, con effetti positivi sull’umore;
- regolare il ritmo sonno-veglia;
- contrastare ansia, stress, tristezza e depressione;
- facilitare la socialità e le relazioni interpersonali: può essere un’ottima leva, dunque, per combattere la solitudine degli anziani;
- potenziare le attività cerebrali e allontanare lo spettro del decadimento cognitivo;
- promuovere uno stile di vita più sano.
